Sciopero automotive: sindacati in mobilitazione contro la crisi
I sindacati annunciano sciopero nell’automotive per ottobre. Crisi Stellantis, a rischio 200.000 posti di lavoro. Mobilitazione in arrivo.
I sindacati Fim, Fiom e Uilm sono pronti a proclamare uno sciopero nel settore automotive per il mese di ottobre, con l’obiettivo di mettere in evidenza la gravità della crisi che sta attraversando l’industria automobilistica in Italia e in Europa. Domani, i segretari generali Ferdinando Uliano (Fim), Michele De Palma (Fiom) e Rocco Palombella (Uilm) annunceranno le prossime iniziative di mobilitazione dei lavoratori di Stellantis e dell’intera filiera, con l’intento di sollecitare interventi urgenti da parte del governo e dell’azienda.
I sindacati sottolineano che la situazione dell’automotive è sempre più critica e, in assenza di un rapido cambiamento di rotta, ci saranno conseguenze industriali e occupazionali senza precedenti. Le accuse più gravi sono rivolte a Stellantis e al governo italiano, ritenuti responsabili del declino del settore. La Uilm ha dichiarato che lo scontro tra le due parti potrebbe portare alla perdita di 200.000 posti di lavoro e alla fine di un comparto industriale strategico per l’economia nazionale.
I numeri parlano chiaro: secondo i dati diffusi dalla Fim Cisl, nel primo semestre del 2024, la produzione di Stellantis in Italia è stata di 303.510 veicoli, segnando un calo del 25,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le previsioni indicano che la produzione annua non supererà i 500.000 veicoli, con un trend negativo che riguarda quasi tutti gli stabilimenti. Solo gli stabilimenti di Pomigliano e Atessa hanno mantenuto una leggera crescita, ma anche qui si registra un rallentamento.
Tra le situazioni più critiche, spicca quella di Mirafiori, dove fino a settembre 2024 sono state prodotte appena 18.500 auto, contro le 52.000 dello stesso periodo del 2023, segnando un calo dell’83%. Inoltre, la produzione della carrozzeria resterà sospesa fino all’11 ottobre.