Carmine Avengelista, CEO di A-Zeta

A-Zeta ottiene la certificazione per la Parità di Genere

Last Updated: Luglio 20, 2024By Tags: , , ,

A-Zeta certificata per la Parità di Genere UNI/PdR 125:2022 da Dasa-Rägister S.p.A.

A-Zeta, gruppo indipendente di aziende diffuse, leader nella data intelligence e specializzato nella gestione e recupero del credito, ha conseguito, fra i primi operatori italiani del settore, la certificazione per la Parità di Genere rilasciata dall’ente certificatore Dasa-Rägister S.p.A. e conforme ai requisiti dello standard UNI/PdR 125:2022.

La certificazione, che ha validità triennale e impone alle aziende un monitoraggio annuale, prevede l’adozione di specifici indicatori con i quali si può valutare la cultura e la strategia, l’equità retributiva, la governance nella gestione delle risorse umane in funzione del genere.

Significativa la percentuale di presenza femminile sul totale di circa 200 dipendenti del Gruppo A-Zeta che equivale, infatti, al 41%. Nello specifico, la quota di donne che ricopre ruoli di responsabilità nelle diverse aree di business del Gruppo è pari al 20% del totale.

A-Zeta ha ottenuto tale riconoscimento a seguito di un attento accertamento delle misure volte a garantire la parità di genere nel contesto lavorativo relativamente alle seguenti attività: erogazione di servizi di intelligence investigativa, infoproviding, antifrode assicurativa, credit servicing, gestione e recupero crediti (in particolare Non Performing Loans), gestione e manutenzione di piani di pagamento su credit performing e recupero crediti legale.

“Abbiamo sempre posto al centro della nostra attenzione l’aspetto umano, sia del nostro personale sia dei clienti. Creare un ambiente professionale equilibrato, inclusivo ed equo aiuta ciascuno a svolgere il proprio lavoro con maggiore passione ed efficienza. Ottenere la certificazione per la parità di genere rappresenta un ulteriore passo nella valorizzazione del nostro capitale umano, riflettendo i valori e i principi fondamentali su cui il nostro Gruppo ha basato il proprio percorso di crescita nel corso degli anni”, spiega Carmine Evangelista, Amministratore Delegato del Gruppo A-Zeta.

A riprova dell’impegno di A-Zeta a favore della parità di genere e, più in generale, della centralità delle politiche ESG adottate dal Gruppo, vi sono i numerosi interventi e azioni concrete messe in atto negli anni dall’azienda per garantire un ambiente di lavoro equo e volto a valorizzare i dipendenti come, ad esempio, la sottoscrizione del piano di welfare aziendale, lo smartworking e le diverse convezioni pensate per i dipendenti.

Tra gli obiettivi futuri del Gruppo, volti a valorizzare le donne che lavorano in azienda favorendo una cultura che promuova la parità di genere, figurano: il raggiungimento, a breve termine, di una quota più alta (45%) di presenza femminile sul totale dei dipendenti; la predisposizione di piani di gestione delle carriere e di bonus benefit; la creazione di elementi oggettivi per la gestione di premi; formazione e sviluppo professionale ed, infine, un continuo incoraggiamento alla parità attraverso formazione specifica sulla prevenzione delle molestie sui luoghi di lavoro.

Con il conseguimento della certificazione UNI/PdR 125:2022 Parità di Genere, sale a quota 11 il totale delle certificazioni aziendali finora ottenute da A-Zeta (ISO 9001, ISO 27001, ISO 27701, ISO 22301, ISO 14001, ISO 45001, ISO 37001, SA 8000, ISO 18295, ISO 14064).

Focus: la parità di genere in Italia

Il valore delle certificazioni come supporto fondamentale per lo sviluppo delle politiche sociali è dimostrato dal rapido avanzamento della certificazione per la parità di genere. Questa certificazione, l’unica riconosciuta in Italia per attestare l’impegno delle aziende verso un maggiore equilibrio di genere su base premiale, ha registrato una crescita esponenziale in meno di due anni. Considerando anche i gruppi con più legal entities, nel 2023 le imprese che hanno ottenuto la certificazione della parità di genere in Italia hanno oltrepassato quota 1.800, superando così il target di 800 previsto dal PNRR entro il secondo trimestre del 2026.

Il numero di organismi accreditati per il rilascio della certificazione alle imprese è salito a 50, mentre i siti italiani certificati sono diventati 7.928, a cui si aggiungono 460 siti esteri.

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