PagoPA, grazie a Spitch, pone anche le basi per altre potenziali implementazioni basate sull’AI. Tra queste, si possono citare come esempi l’integrazione di un chatbot, in una pagina web o in una app mobile. PagoPA S.p.A ha scelto Spitch, azienda tra i principali fornitori globali di soluzioni di intelligenza artificiale conversazionale, per gestire le richieste di assistenza in modo ancora più efficace ed efficiente. In questa sua prima fase, il progetto si è concentrato sull’implementazione di un Assistente Virtuale telefonico dedicato al caso d’uso dei pagamenti effettuati dai cittadini tramite la piattaforma dei pagamenti pagoPA. “La tecnologia basata sull’Intelligenza Artificiale (IA) messa a disposizione da Spitch ci ha permesso di implementare una soluzione affidabile, ma soprattutto scalabile, che accoglie le richieste degli utenti anche in momenti di picco garantendo sempre la qualità dell’interazione” dichiara Stefano Maugeri, Responsabile dell’Area “Assistenza & Operations” di PagoPA. La società partecipata dallo Stato, e istituita al fine di progettare e costruire le infrastrutture digitali per diffondere servizi pubblici digitali, garantisce ora un servizio di assistenza continuativa (h24, 7/7), permettendo di ridurre il carico di richieste al servizio clienti e disegnando una user experience molto più flessibile. PagoPA, grazie a Spitch, pone anche le basi per altre potenziali implementazioni basate sull’AI. Tra queste, si possono citare come esempi l’integrazione di un chatbot, in una pagina web o in una app mobile, in grado di consentire un’interazione diretta con l’utente o di attivare il servizio su altri canali (come i social media) consentendo a tutti gli utenti di avvalersi del supporto del servizio di Assistenza attraverso il proprio canale preferito. Maggiori informazioni nel comunicato in allegato. Rimaniamo a completa disposizione per commenti e richieste di approfondimento.

Boom dei lavori nell’IA generativa: +246% nel 2024

Last Updated: Ottobre 30, 2024By Tags: , , ,

Cresce del 246% la richiesta di competenze in IA generativa; ruoli e formazione guidano il futuro del lavoro.

Nel mercato del lavoro, la crescita della domanda di ruoli e competenze legate all’intelligenza artificiale generativa è la più significativa. Nei primi sei mesi del 2024, questa domanda è aumentata del 246% rispetto al 2023, un incremento ben più marcato rispetto al 150% registrato per altre aree dell’intelligenza artificiale. Questo dato, derivato dall’analisi degli annunci di lavoro su LinkedIn con riferimenti all’IA generativa, mostra come le competenze specifiche in questa tecnologia siano in forte espansione: i job title che richiamano l’IA generativa sono infatti cresciuti di 2,5 volte rispetto all’anno precedente. Questa analisi fa parte dello studio “Nuovi modi di lavorare: ruoli e competenze nell’era dell’IA Generativa,” sviluppato da Gi Group Holding e Microsoft Italia e presentato oggi nella sede milanese di Microsoft.

Tra i nuovi ruoli emergenti, spiccano job title innovativi come Curatore/trice Manutentore/trice di contenuti e dati per IA generativa, IA Input e Output Specialist, Database Architect, LLM Developer/GenIA Engineer, e Prompt Engineer. Accanto a questi nuovi profili, numerosi ruoli tradizionali come analisti, graphic designer e sviluppatori software stanno evolvendo verso attività a maggiore valore aggiunto, con l’integrazione delle competenze in IA generativa.

Sul piano della formazione, Francesco Baroni, country manager di Gi Group Holding Italia, sottolinea l’importanza per le aziende di investire in percorsi formativi adeguati, fondamentali per sviluppare le competenze necessarie a gestire l’evoluzione tecnologica. Un aspetto particolarmente significativo riguarda il ruolo strategico delle risorse umane (HR): nonostante siano poco coinvolte direttamente nei progetti di IA generativa, dovranno coordinare il cambiamento supportando ICT, Legal e Compliance nella definizione delle strategie per l’implementazione dell’IA generativa. Questo comporterà la ristrutturazione dei processi aziendali e la selezione degli strumenti più adatti per agevolare un utilizzo efficace delle nuove tecnologie.

Lo studio realizzato da Gi Group Holding e Microsoft combina dati raccolti dalla letteratura e dall’analisi di oltre 10.795 offerte di lavoro pubblicate tra gennaio 2023 e giugno 2024 su LinkedIn, con oltre 1.223 offerte specificamente riferite all’IA. Le posizioni aperte per l’IA generativa (132) sono distribuite su 66 job title, con una maggiore concentrazione nelle città di Milano e Roma e nelle aziende medio-grandi, principalmente nel settore tech e consulenziale.

La maggior parte delle aziende si trova ancora in una fase sperimentale nell’adozione dell’IA generativa, con budget contenuti per i progetti, generalmente sotto i 50mila euro. Tuttavia, emerge l’intenzione di offrire corsi di formazione personalizzati per accelerare lo sviluppo di competenze nel settore. Secondo Vincenzo Esposito, CEO di Microsoft Italia, il possesso di competenze adeguate nell’IA generativa è cruciale per cogliere i vantaggi di una tecnologia che sta trasformando settori come l’industria e la sanità.