ChatGPT: come disattivare l'uso dei dati personali

ChatGPT: come disattivare l’uso dei dati personali

Last Updated: Aprile 24, 2025By
Come riporta un articolo di Altroconsumo ogni giorno milioni di persone utilizzano ChatGPT per risolvere problemi, automatizzare attività o elaborare documenti: nell’articolo a questo link trovi una spiegazione di quello che puoi fare con ChatGPT e le risposte ai dubbi più comuni.

Come viene addestrata l’AI di ChatGPT?

ChatGPT è stato addestrato su enormi quantità di dati provenienti da fonti diverse: testi di dominio pubblico, articoli con licenze aperte (come le Creative Commons) e contenuti di siti web accessibili pubblicamente. A questi si aggiungono dati con licenze private e contenuti creati da team umani per perfezionare il comportamento del modello.

Ma c’è di più: OpenAI alimenta i suoi modelli anche con le interazioni degli utenti delle versioni ChatGPT Free, Plus e Pro. A meno che l’utente non disattivi manualmente questa opzione, domande, testi e persino file condivisi potrebbero essere utilizzati per migliorare e continuare l’addestramento dell’AI. Secondo OpenAI, lo scopo è migliorare l’accuratezza, la qualità delle risposte, le prestazioni e la sicurezza dei modelli. OpenAI assicura inoltre di non usare questi dati per fini pubblicitari o per creare profili commerciali.

Come impedire a OpenAI di usare i tuoi dati?

Disattivare l’uso dei tuoi dati è possibile, ma occorrono alcuni passaggi. Ecco come fare.

    1. Accedi al tuo account ChatGPT.
    2. Clicca sulla tua immagine del profilo in alto a destra e seleziona Impostazioni.

ChatGPT account impostazioni

    1. Nel menu che si apre, vai su Controlli dei dati.

ChatGPT controlli dei dati

    1. Disattiva l’opzione Migliora il modello per tutti.

ChatGPT migliora modello per tutti

ChatGPT migliora modello per tutti disattiva

Disattivando questa opzione, le tue conversazioni continueranno ad apparire nella cronologia ma non saranno più utilizzate per l’addestramento dell’AI. Questa impostazione vale per l’intero account, quindi sarà applicata indipendentemente dal dispositivo o browser che usi.

In alternativa, puoi anche usare le chat temporanee, in cui le conversazioni non vengono salvate nella cronologia (rimangono disponibili solo per 30 giorni e vengono esaminate solo se necessario, ad esempio per individuare eventuali abusi, prima di essere eliminate definitivamente). Queste chat non vengono mai utilizzate per addestrare l’AI, a prescindere dalla configurazione dell’account.

Se usi ChatGPT per trattare dati sensibili (come informazioni personali, finanziarie, legali, mediche o lavorative) ti consigliamo vivamente di disattivare l’opzione di condivisione per l’addestramento, così da proteggere la tua privacy.

Quali dati raccoglie comunque ChatGPT?

Anche disattivando la condivisione dei tuoi contenuti per l’addestramento, ChatGPT continuerà a raccogliere alcuni dati per motivi operativi, di sicurezza e per adempiere a obblighi legali. Ecco i principali.

  • Dati dell’account: nome, email, metodo di pagamento e dati di fatturazione (per gli abbonati).
  • Dati d’uso: modalità di utilizzo della piattaforma, numero di messaggi inviati, funzioni utilizzate (caricamento file, generazione immagini…).
  • Dati tecnici: indirizzo IP, tipo di browser, sistema operativo, lingua e paese.
  • Metadati delle sessioni: durata delle sessioni, frequenza di utilizzo, lunghezza dei messaggi e altri dati operativi.
  • Dati legali: informazioni conservate per conformarsi a normative come GDPR o CCPA, o per rispondere a richieste legali.

Pagare di più non significa avere più privacy

ChatGPT è disponibile in diverse versioni, sia gratuite sia a pagamento. Le principali sono:

  • ChatGPT Free, accesso gratuito al modello GPT-3.5, con funzionalità di base;
  • ChatGPT Plus, abbonamento mensile (circa 20 euro), che offre l’accesso a GPT-4o, un modello più potente. Include anche funzionalità aggiuntive come la generazione di immagini, l’analisi di file, l’uso della voce, la navigazione web e strumenti per la produttività. Da notare che anche nel piano “Free” si ha diritto a un numero limitato giornaliero di interazioni con GPT-4o, terminate le quali però si torna a conversare con la versione GPT-3.5.

Tuttavia, anche con un abbonamento a pagamento, OpenAI può utilizzare le conversazioni e i file caricati per addestrare i propri modelli, a meno che tu non disattivi esplicitamente l’opzione “Migliora il modello per tutti” dalle impostazioni dell’account.

Solo le versioni ChatGPT Team e ChatGPT Enterprise, pensate per l’uso professionale e aziendale, garantiscono per contratto che i dati non saranno utilizzati per addestrare l’intelligenza artificiale. Queste versioni offrono inoltre maggiori garanzie in termini di sicurezza, riservatezza e conformità con normative come il GDPR.

Un’altra funzione da conoscere: la memoria personalizzata

Oltre alle impostazioni sulla privacy e l’addestramento, ChatGPT offre anche una funzione di memoria personalizzata, attivata o disattivata dall’utente in qualsiasi momento.

Quando la memoria è attiva, il sistema può ricordare informazioni fornite in passato (come il tuo nome, le tue preferenze, il tuo stile di scrittura, ecc.) per rendere le risposte più personalizzate nelle conversazioni future. Queste informazioni non vengono utilizzate per addestrare l’AI, ma solo per migliorare l’esperienza individuale dell’utente.

È comunque possibile visualizzare, modificare o cancellare in ogni momento le voci memorizzate, oppure disattivare completamente la memoria. Per farlo basta andare nuovamente in Impostazioni > Personalizzazione > Memoria; a questo punto basta disattivare “Fai riferimento alle memorie salvate“.

ChatGPT disattiva memorie salvate

Fonte Altroconsumo