Le concessioni balneari attuali saranno valide fino al 2027, con gare indette entro giugno dello stesso anno.

Come evitare truffe nelle prenotazioni di vacanze online

Come tutelarsi dalle truffe nelle prenotazioni di vacanze online: consigli pratici per un viaggio sicuro e senza sorprese

Nell’ultimo anno, quasi due milioni di italiani sono stati vittime di frodi e raggiri mentre organizzavano le proprie vacanze online tramite piattaforme digitali. Anche se internet offre opportunità di risparmio, espone anche a truffe relative a case vacanza, bed and breakfast e hotel, soprattutto attraverso portali online e social network. In alcuni casi, le strutture pubblicizzate possono risultare inesistenti o già occupate.

Come proteggersi dalle truffe

Per evitare di cadere in queste trappole, è essenziale adottare alcune precauzioni. Diffidare delle offerte troppo allettanti e delle richieste di pagamento urgenti, controllare l’autenticità del sito web, verificare le foto e l’annuncio, e leggere le recensioni degli altri utenti.

Danni stimati e mancanza di denunce

Secondo un’indagine commissionata dal portale di comparazione Facile.it a mUp Research e Bilendi, negli ultimi dodici mesi 1,8 milioni di italiani sono stati truffati durante la prenotazione di una vacanza, con un danno complessivo stimato di 643 milioni di euro. Purtroppo, quasi la metà di queste vittime non è riuscita a recuperare i soldi persi. Molti, inoltre, non denunciano l’accaduto: il 40% delle vittime non si rivolge alle autorità, spesso perché ritiene che il danno sia troppo basso o che non ci siano possibilità di recuperare il denaro.

Tipologie di truffe più comuni

Le truffe possono assumere diverse forme. Un esempio comune è quello degli alloggi in pessime condizioni presentati come sistemazioni perfette (30% dei casi). In molti casi, i truffati accettano comunque la situazione per non rinunciare alla vacanza (69%), mentre solo il 21% decide di andarsene senza pagare. Un altro scenario frequente è scoprire che la sistemazione è già occupata da altre persone (19%). La tipologia di frode più grave è quella delle “case fantasma”, alloggi che non esistono, che rappresentano circa il 63% delle truffe. Circa 550.000 persone scoprono l’inganno solo una volta giunti sul posto.

Chi è più a rischio

I giovani tra i 18 e i 24 anni sono particolarmente vulnerabili, con una percentuale di truffati del 27%, rispetto al 14% della media nazionale. Gli anziani sopra i 65 anni sono invece i più attenti, con meno del 5% che ha subito una truffa.

Strutture e canali di prenotazione più colpiti

Le truffe colpiscono indistintamente tutte le tipologie di strutture e canali di prenotazione. Le case vacanza sono le più frequentemente coinvolte (42%), seguite dai bed and breakfast (35,3%) e dagli hotel (17%). I portali per la prenotazione di vacanze online sono il principale veicolo delle frodi (36%), seguiti dai social network (35%), dove l’assenza di controlli facilita l’operato dei truffatori. Altri canali di truffa includono portali di annunci generici o immobiliari e cartelli di affitto.

Crescita dei tentativi di truffa online

Secondo il Report 2023 della Polizia postale, i tentativi di truffa online in Italia sono aumentati del 6% dal 2022 al 2023, con una crescita del denaro sottratto da 114 a 137 milioni di euro (+20%). Airbnb ha individuato e bloccato 2.500 siti di phishing negli ultimi 12 mesi.

Consigli per difendersi dalle truffe

Per difendersi dalle truffe, Facile.it consiglia di:

  • Diffidare dei prezzi troppo bassi
  • Considerare l’acquisto di un’assicurazione viaggio, dal momento che esistono polizze che proteggono gli assicurati quando si prenota una casa vacanza
  • Verificare le foto e gli annunci
  • Controllare l’esistenza reale della struttura
  • Leggere le recensioni recenti
  • Utilizzare pagamenti tracciabili
  • Evitare siti clone e diffidare delle richieste di pagamento urgenti

Inoltre, monitorare l’estratto conto dopo il viaggio e comunicare con l’host tramite piattaforme ufficiali può prevenire spiacevoli sorprese. Airbnb raccomanda di segnalare messaggi controversi e casi sospetti tramite la propria piattaforma.

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