Il Tar sblocca il rilancio della raffineria Eurallumina
Via libera dal Tar del Lazio per il rilancio della raffineria Eurallumina di Portovesme, con 360 mln di investimenti.
Il Tar del Lazio ha eliminato il blocco patrimoniale sulla raffineria Eurallumina di Portovesme, controllata dalla russa Rusal, eliminando così una delle ultime barriere legate alle sanzioni imposte agli oligarchi russi lo scorso anno. Questo importante sviluppo è stato discusso durante un incontro virtuale con i rappresentanti dei ministeri Mimit e Mase, della Regione Sardegna e dei sindacati. La sentenza apre la strada al progetto di rilancio della raffineria, fermata dal 2009, che era destinata alla trasformazione della bauxite in allumina, ma che aveva subito un arresto a causa degli elevati costi dell’energia e del combustibile richiesti per il funzionamento dell’impianto.
La rimozione del blocco patrimoniale si aggiunge ad altri progressi significativi realizzati nei mesi scorsi: a maggio 2023 sono stati desequestrati il sito di stoccaggio dei residui di lavorazione e si è ottenuta un’autorizzazione unica regionale per il progetto, noto come PAUR. Secondo i sindacati di Filctem, Femca e Uiltec, l’annullamento delle sanzioni patrimoniali rappresenta una svolta positiva che permetterà di avviare nuovi investimenti per riattivare la raffineria.
Il piano di Eurallumina prevede investimenti per 360 milioni di euro che potrebbero creare circa 1300 posti di lavoro complessivi, tra impieghi diretti, indiretti e nel settore indotto. Tuttavia, c’è ancora un nodo da risolvere: per far funzionare l’impianto, è necessario disporre di energia sotto forma di vapore generata dal gas. L’assessore regionale dell’Industria, Emanuele Cani, ha assicurato che la questione sarà risolta a breve, lavorando a un’infrastruttura per il gas che non solo supporti il comparto industriale sardo, ma garantisca anche ai cittadini e alle imprese locali un prezzo del gas allineato al resto del paese.
L’attenzione ora è puntata sull’incontro del 14 novembre tra Governo e Regione Sardegna, dove si discuterà l’accordo istituzionale per superare le limitazioni del Dpcm energia varato dal Governo Draghi nel 2022. Se la questione energetica sarà risolta, si darà il via ai lavori di ammodernamento della raffineria, con l’obiettivo di completare i lavori in circa 30 mesi e riaccendere gli impianti. Durante questo periodo di transizione, sarà fondamentale gestire gli ammortizzatori sociali per coprire il personale fino al 2025, come evidenziato dai sindacati.