Le imprese familiari italiane, riconosciute per la loro eccellenza, stanno guardando con grande interesse verso il futuro dell’innovazione, in particolare verso l’intelligenza artificiale (IA). Secondo l’Osservatorio sulle PMI di Global Strategy, circa l’80% di queste imprese ha espresso l’intenzione di adottare soluzioni basate sull’IA, vedendole come un’opportunità di sviluppo significativa. Questo dato è sorprendente considerando che solo il 19% di esse dichiara di avere una buona familiarità con l’IA.

Ciò che emerge da queste cifre è una sorta di contraddizione: da un lato, un forte interesse verso l’innovazione tecnologica, dall’altro una carenza di conoscenza e competenza nell’implementare queste soluzioni. Tuttavia, questo atteggiamento aperto verso l’innovazione ha dimostrato di essere uno dei fattori chiave che hanno permesso alle piccole e medie imprese italiane di superare le sfide economiche degli ultimi anni.

Le PMI italiane, in particolare quelle concentrate nel settore manifatturiero nel Nord Italia, hanno mostrato una notevole resilienza e capacità di crescita. Nonostante le difficoltà causate dalla pandemia, molte di esse sono riuscite a raddoppiare il valore della produzione e a quadruplicare il reddito operativo nel periodo considerato. Questo successo è stato anche alimentato da un aumento dell’occupazione e dagli investimenti in innovazione.

Tuttavia, affrontare la sfida dell’IA richiederà uno sforzo aggiuntivo. È necessario investire in risorse umane e sviluppare competenze specifiche per sfruttare appieno il potenziale di queste tecnologie emergenti. Inoltre, sarà importante stabilire un dialogo costruttivo tra pubblico e privato per garantire il supporto necessario, compreso quello dello Stato, attraverso l’attuazione di politiche e iniziative volte a promuovere l’adozione dell’IA e a sostenere la crescita delle PMI.

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