Privatizzazioni: Eni e società pubbliche nel piano del governo Meloni. Analisi delle strategie e impatto sull'economia.

Privatizzazioni: Eni tra le società nel piano del governo Meloni

Last Updated: Maggio 17, 2024By Tags: , , ,

Privatizzazioni: Eni e società pubbliche nel piano del governo Meloni. Analisi delle strategie e impatto sull’economia.

Il governo guidato da Meloni prosegue nella sua strategia di privatizzazione, questa volta con un focus su Eni. Attraverso una procedura accelerata di raccolta ordini, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) ha ceduto una quota del 2,8% del gruppo, riducendo così la sua partecipazione al di sotto del 2% del capitale sociale (che precedentemente ammontava al 4,797%). Tuttavia, nonostante questa cessione, il controllo pubblico su Eni rimane saldamente nelle mani di Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), la quale possiede una quota del 28,503%.

L’operazione di cessione della partecipazione pubblica in Eni era stata oggetto di discussione già nei mesi precedenti, e sebbene il governo abbia ribadito la necessità di una privatizzazione graduale e oculata, l’esecutivo ha ritenuto opportuno procedere con questa operazione al fine di sfruttare il recente recupero del listino milanese e il conseguente aumento del valore delle azioni Eni. Tuttavia, è da notare che il valore finale dell’operazione potrebbe essere soggetto a uno sconto, come spesso accade in casi simili.

La decisione di procedere con la cessione della quota di Eni riflette anche l’attuale contesto economico e finanziario, caratterizzato dalle elevate spese pubbliche, in particolare quelle relative al Superbonus. Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha recentemente paragonato tali spese a una sorta di “Vajont”, sottolineando la necessità di liberare risorse finanziarie per far fronte a tali impegni.

La vendita della quota di Eni è solo l’ultimo passo di una serie di operazioni di privatizzazione avviate dal governo Meloni. In precedenza, è stata ceduta una quota del 37,5% di Monte dei Paschi di Siena (Mps), che ha generato entrate significative per le casse dello Stato. Tuttavia, questa operazione ha sollevato interrogativi su quale sia il futuro della restante quota del 26% di Mps e, in generale, della banca stessa: sarà mantenuta come azionista di controllo, ceduta sul mercato o favorita in una fusione con un altro istituto bancario?

Oltre a Eni e Mps, vi sono altre società pubbliche o con rilevanti partecipazioni pubbliche che potrebbero essere coinvolte in operazioni di privatizzazione, anche se solo parziali. Tra queste vi sono Enav, Enel, Poste Italiane e Leonardo, oltre alle società detenute da Cassa Depositi e Prestiti come Italgas, Terna, Snam e Fincantieri. Tuttavia, qualsiasi decisione in merito a queste operazioni deve tenere conto non solo delle considerazioni finanziarie, ma anche della volontà politica e della valutazione della strategicità delle partecipazioni pubbliche in tali società.

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