La produzione industriale in Italia segna un calo del 3,2% ad agosto, influenzata dalla crisi nel settore automobilistico.

Produzione industriale in calo del 3,2%

Last Updated: Ottobre 10, 2024By Tags: , , ,

La produzione industriale in Italia segna un calo del 3,2% ad agosto, influenzata dalla crisi nel settore automobilistico.

Ancora una volta, l’industria automobilistica influisce negativamente sui dati della produzione industriale italiana. Ad agosto 2024, si registra un calo del 3,2% rispetto allo stesso mese del 2023, sebbene ci sia un leggero recupero di un decimale rispetto a luglio. Nonostante agosto non sia un mese particolarmente impegnativo, a causa della chiusura di molte fabbriche, i dati rimangono negativi. In particolare, il settore automobilistico ha subito un’imponente flessione del 42%, un dato che ha trascinato verso il basso l’intero comparto dei mezzi di trasporto, il quale ha registrato una caduta superiore al 14%. Questo dato non modifica significativamente il bilancio della produzione industriale del 2024, che da gennaio mostra un calo complessivo del 3,3%.

Nel dettaglio, ad agosto 2024, l’indice destagionalizzato della produzione industriale ha mostrato un incremento dello 0,1% rispetto al mese precedente. Tuttavia, nella media del periodo da giugno ad agosto, il livello della produzione è diminuito dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti. Per quanto riguarda i beni di consumo, si osserva una crescita del 2,8%, mentre il settore energetico ha visto un incremento del 2,3%. Al contrario, i beni strumentali e i beni intermedi hanno registrato diminuzioni rispettivamente del 2,5% e del 2,8%.

Se si considerano gli effetti di calendario, il dato di agosto 2024 mostra un calo tendenziale del 3,2% (con 21 giorni lavorativi contro i 22 di agosto 2023). La flessione ha colpito quasi tutti i comparti, sebbene la riduzione sia stata meno pronunciata per i beni di consumo, che hanno visto un calo del 2,0%. Al contrario, i beni intermedi e i beni strumentali hanno registrato flessioni più significative, rispettivamente del 7,2% e del 7,3%.

In un contesto generale di difficoltà, l’unico settore a mostrare una crescita è stato quello dell’energia, con un incremento del 6,0%. Tra i settori che hanno riportato i maggiori incrementi tendenziali, troviamo la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+7,9%), la fabbricazione di prodotti chimici (+5,2%) e le altre industrie manifatturiere (+2,5%). Tuttavia, le flessioni più rilevanti sono state riscontrate nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-14,2%), nella fabbricazione di macchinari e attrezzature (-11,6%) e nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-10,8%).