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Record di utili per il settore assicurativo nel 2023

Settore assicurativo italiano raggiunge 8 miliardi di euro di utili nel 2023, con una crescita esponenziale rispetto al 2022.

Il settore assicurativo ha registrato un record di utili nel 2023, totalizzando 8 miliardi di euro. Questa cifra rappresenta un aumento significativo rispetto ai 2,3 miliardi del 2022, con un incremento di 5,7 miliardi e un ritorno della redditività del capitale (ROE) al 10,5%, riportandosi ai livelli pre-pandemia.

Questo dato emerge da un report dell’Ufficio Studi & Ricerche della Fisac Cgil, basato sui dati forniti da Ania sui bilanci del 2023. Secondo il report, il settore assicurativo ha mostrato una forte ripresa, con una particolare enfasi sul Settore Vita, che ha generato 5,5 miliardi di euro di utili, contrastando la perdita di 0,4 miliardi del 2022.

La segretaria generale della Fisac Cgil, Susy Esposito, ha sottolineato come questi risultati positivi siano merito della professionalità e dedizione dei lavoratori del settore. Ha inoltre auspicato che questi successi si traducano in un significativo riconoscimento per il personale, soprattutto in vista dei prossimi rinnovi contrattuali.

Nonostante le tensioni geopolitiche e gli eventi climatici avversi, il Settore Vita ha mostrato una crescita impressionante. Tuttavia, anche il settore dei Rami Danni ha mantenuto una solida redditività, con utili di 2,5 miliardi di euro, in linea con i 2,3 miliardi del 2022. L’anno 2023 ha visto un record storico di danni assicurati in Italia, con oltre 6 miliardi di euro, di cui 5,5 miliardi causati da eventi atmosferici e 800 milioni dalle alluvioni in Emilia-Romagna e Toscana. Questi dati superano di gran lunga la media storica di 2 miliardi di euro.

La raccolta premi complessiva del lavoro diretto italiano ha raggiunto 129,2 miliardi di euro nel 2023, pari al 6,2% del PIL, mantenendosi sostanzialmente stabile rispetto ai 129,9 miliardi di euro del 2022. Nel Settore Vita, nonostante un incremento del 63% nei riscatti delle polizze dovuto al rialzo dei tassi, gli utili hanno raggiunto i 5,5 miliardi di euro. La raccolta premi è scesa del 3,3%, attestandosi a 91,2 miliardi di euro, con una forte contrazione dei premi unit linked (-32%) parzialmente compensata dalla crescita dei prodotti tradizionali (+9,2% per il Ramo I).

La redditività del settore è cresciuta notevolmente, passando da un valore leggermente negativo nel 2022 al 12,6%, grazie anche al recupero delle quotazioni di mercato degli attivi. Nonostante la diminuzione dei Premi Vita a fine 2023, i primi cinque mesi del 2024 hanno visto una crescita del 15,6% nei nuovi Premi Vita emessi, raggiungendo i 36,7 miliardi di euro.

Il settore si conferma solido con indici di solvibilità (SCR Ratio) stabili, raggiungendo il 259% a fine 2023, rispetto al 247% di dicembre 2022. Questo indica che i fondi propri (152 miliardi di euro) sono 2,5 volte il requisito di capitale di solvibilità (SCR pari a 59 miliardi di euro), garantendo un’eccedenza di 93 miliardi di euro a ulteriore garanzia degli impegni assunti.

Susy Esposito ha concluso sottolineando l’ottima salute del settore assicurativo, che ha raggiunto una forte redditività nonostante il record di sinistri catastrofali, attribuendo questi risultati all’impegno dei lavoratori e auspicando che vengano adeguatamente premiati nei prossimi contratti.

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