Vendite online food & grocery: crescita del 6,2% nel 2023
E-commerce food & grocery raggiunge 4,6 miliardi con una crescita del 6,2%. Aumentano acquisti online per pet e cura della persona.
Nel 2023, il mercato italiano dell’e-commerce nel settore food & grocery ha raggiunto un valore di 4,6 miliardi di euro, registrando una crescita del 6,2% rispetto all’anno precedente, un aumento in linea con l’inflazione. Questo ha portato la quota di mercato del commercio online di generi alimentari e beni di largo consumo confezionato al 6% del totale, che complessivamente vale 75,5 miliardi. In confronto, le vendite nei negozi fisici hanno segnato una crescita più modesta, pari al +1,5%.
Tuttavia, alcuni segmenti del commercio online, come i prodotti per animali domestici (+12,4%) e per la cura della persona (+12%), hanno registrato aumenti a doppia cifra. Anche i prodotti per la pulizia della casa (+6,6%) e le bevande non alcoliche (+4,9%) sono cresciuti, mentre la vendita online di alimenti ha visto un calo dello 0,9%, in contrasto con la crescita dello 0,8% delle vendite alimentari nei negozi fisici. Questo evidenzia un certo travaso di acquirenti dal canale online a quello tradizionale per quanto riguarda i prodotti alimentari.
Secondo il report Netcomm Focus Food&Grocery, sviluppato in collaborazione con Foxintelligence by NielsenIQ e altre ricerche, la distribuzione delle categorie merceologiche in Italia è paragonabile alla media europea, anche se paesi come il Regno Unito registrano una spesa assoluta maggiore. In Italia, il comparto Personal Care & Beauty rappresenta il 9% delle vendite online, mentre alimentari e bevande il 6%. Il settore Near Food (articoli per la casa e igiene) ha una penetrazione del 3%.
Il presidente di Netcomm, Roberto Liscia, ha sottolineato la ripresa del settore e-commerce nel food & grocery, grazie all’introduzione di nuove tecnologie e all’integrazione tra attori del mercato. La frequenza degli acquisti online in questo comparto è aumentata, con una media di 8 acquisti all’anno per consumatore e una spesa media di 261 euro. Liscia evidenzia inoltre l’importanza di sviluppare modelli omnicanale, che integrino l’esperienza di acquisto fisica e digitale, e di migliorare i servizi di consegna in termini di velocità e capillarità.